2013: nascita della scuola di musica
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La scuola di musica dell'Associazione Musicale Amadeus nasce a Fermo nel 2013 grazie alla lungimiranza dell'allora Assessore alla Cultura Francesco Trasatti, lo scopo era quello formare una banda cittadina autoctona, cioè formata da musicisti della città. Nasce così la scuola di musica della banda Città di Fermo che utilizza il progetto "Tutto d'un...fiato", rivolto ai bambini delle classi IV delle scuole primarie dei tre istituti comprensivi di Fermo. In seguito la scuola si aprirà anche a strumenti che non fanno parte dell'organico bandistico come il pianoforte, il canto con il coro degli adulti e il coro delle voci bianche e il corso di propedeutica della musica rivolto ai bambini più piccoli.
perché studiare musica
di Roberto Casati - per il sole 24 ore
...Perché allora studiare musica, imparare a suonare uno strumento o a cantare? Voglio dare alcune ragioni. È un apprendimento multimodale: vista, tatto, movimento, respiro, vengono associati tra loro passo a passo nella costruzione di edifici complessi e meravigliosi; si scoprono potenzialità enormi ed estreme del proprio corpo e della propria mente. È un apprendimento sociale, che si nutre dell’infinita pazienza ed esperienza dell’insegnante, del rispetto e dell’ammirazione del discente, della crescita di entrambi nel lungo percorso che li unisce. E’ un apprendimento culturale, che non ci lascia spettatori inebetiti di fronte alla complessità delle opere che ascoltiamo, ma ci fa sentire partecipi della loro produzione. È un apprendimento esemplare, che insegna a gestire gli errori in tempo reale: i musicisti sbagliano, sulla scena (anche Bollani, che penso confermerà), ma non possono fermarsi e correggere; sanno che l’errore è parte della vita e che si deve trovare in tempo reale un modo di andare avanti, sempre e comunque. È un apprendimento che conduce a saper svolgere un’attività dal vivo, in controtendenza rispetto alle pratiche di copia e incolla, all’editing ossessivo che nasconde il fare e il produrre. Infine: è un processo lungo e, a ben vedere, senza traguardo, dato che un progresso è sempre possibile, a qualsiasi livello di competenza ed esperienza; in controtendenza, direi, rispetto a una visione del lavoro che nella società contemporanea si degrada, parcellizza e automatizza. Tanto più in controtendenza in quanto il fare musica è fonte di piacere: fa star bene.